Le mappe mentali per umanizzare le città

Il 12 dicembre, l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, nell’ambito delle attività del MoMi – Centro Studi Mobilità e Migrazioni internazionali, ha ospitato un interessantissimo e seguitissimo seminario di Nausicaa Pezzoni sull’uso delle mappe mentali da parte dei migranti in varie città d’Italia. In particolare la relatrice ha illustrato “La città sradicata. I migranti mappano Milano” e “I migranti mappano l’Europa”.
L’arch. Nausicaa Pezzoni è un’urbanista in servizio presso la Città Metropolitana di Milano ed è docente a contratto in Pianificazione urbana presso il Politecnico di Milano.
Le mappe mentali, di cui la relatrice è la massima esperta in Italia, possono essere uno strumento di ricerca applicata molto potente, molto utili quando si vuole trovare una prospettiva diversa ed allo stesso tempo autentica su contesti che viviamo, come dimostrano le 100 mappe contenute nel volume “La città sradicata. L’idea di città attraverso lo sguardo e il segno dell’altro“, di cui Nausicaa Pezzoni è fiera autrice.

Il lavoro di Nausicaa Pezzoni si inserisce in un filone di ricerca inaugurata dall’urbanista statunitense Kevin Lynch che, nel 1960, teorizzò le mappe mentali come strumento per indagare la forma percepita della città per far emergere i significati attribuiti dagli abitanti originari ai propri luoghi nel famoso “The image of the city“.
Ovviamente questi nuovi protagonisti sono diversi ed offrono un punto di vista altrettanto utile per poter umanizzare la città.

Parole chiave: mappe mentali, migranti, città
(Foto: Nausicaa Mazzoni al seminario UNIOR, foto A.C.).