Nasce Fuoril(u)ogo, collana indipendente di geografia militante

Nelle ultime settimane ha preso forma un nuovo spazio di ricerca, confronto e sperimentazione: FuoriL(u)ogo , una collana geografica indipendente, pubblicata a cadenza irregolare da un gruppo di ricercatrici e ricercatori unite dal desiderio di esplorare modi alternativi e dissonanti di fare ricerca sul campo.
FuoriL(u)ogo raccoglie brevi resoconti di esperienze che ibridano approcci, metodi e linguaggi, dando vita a una geografia divergente, incorporata, ludica, creativa. Una geografia che non si chiede (più) cosa sia o non sia la disciplina, ma si interroga piuttosto su cosa possano fare le geografe e i geografi oggi, per la società, per i territori, per i conflitti urbani.
Fuoril(u)ogo non ha una redazione in senso stretto, ma un “cantiere aperto” di persone che se ne prendono cura, collaborando alla progettazione e alla realizzazione dei volumi. Fanno attualmente parte del cantiere, gli studiosi: Panos Bourlessas, Cecilia Pasini, Matteo Puttilli (UNIFI); Michelangelo Carraro, Valentina Mandalari, Marco Picone, Giacomo Spanu (UNIPA); Isabelle Dumont, Giulia Oddi, Daniele Pasqualetti (Roma Tre). È possibile presentare nuove proposte contattando l’indirizzo: collanafuoriluogo(at)gmail(dot)com.

Il primo volume della collana, Nel Pride, è online . Il volume nasce dalla partecipazione al Palermo Pride del 22 giugno 2024, un’edizione densa di significati in un clima politico e culturale difficile, a livello nazionale e locale. Nei giorni immediatamente successivi, durante un ritiro di scrittura a Castelluzzo (TP), è nata l’idea di restituire questa esperienza complessa e le riflessioni che ne sono scaturite in una forma ibrida, che intreccia testi e immagini, dando voce anche agli oggetti che hanno attraversato con noi quella giornata. Il risultato è un racconto polifonico, che inaugura il processo creativo di ricerca e di scrittura di FuoriL(u)ogo. Le attività di questo primo numero sono state realizzate all’interno del Progetto di Interesse Nazionale 2022 “The city, outdoors”.
Aboutgeography.it , che condivide in pieno l’approccio di una Geografia a servizio delle comunità e dei territori, formula i più sinceri auguri di miglior successo a FuoriL(u)ogo!

Un piccolo libro per comprendere la Geografia.

La maggior parte degli studenti italiani arriva agli studi universitari con gravissime lacune in Geografia. E questo nonostante non sia mai esistia generazione più dotata di strumenti geografici, avendo tutto il mondo in un palmo di mano (“mandare la posizione su what’s app”, “seguire le indicazioni di di google maps” vi dice qualcosa?). Colpa di una rifroma scolastica che ha cancellato questa disciplina dai programmi delle scuole secondarie e colpa anche un po’ dei ragazzi, rei di avere spento quella curiosità verso il mondo e di utilizzare internet nella maniera meno corretta.
Per questo motivo ho voluto chiedere a tre giovani studiosi di scrivere con me “Orientarsi nella Geografia. Uno zaino di sopravvivenza”, un supporto didattico pensato per gli studenti di Geografia Sociale e Culturale dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, ma che è l’ideale per chi, universitario o no, vuole riappacificarsi con questa materia in poche, chiarissime pagine. E a un “politico”!

Il volume, oltre a una preziosa prefazione di Silvia Siniscalchi, ordinario di Geografia all’Università degli Studi di Salerno e presidente della sezione Campania della Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIC), si compone di 4 Capitoli, scritti da altrettanti autori, con un linguaggio molto accessibile: 1) il primo su cosa sia, compreso il suo rapporto con la cartografia, e a cosa serva la Geografia; 2) il secondo riporta e commenta alcuni tra i dati più basilari della Geografia e dove trovarli sul www; 3 e 4) gli ultimi due cercano spiegare il perché sia importante “sapere di geografia” con esempi su fenomeni globali (le migrazioni, in particolare originate da conflitti e global warming) e locali (in particolari in principali conflitti territoriali al momento presenti in Campania).

Orientarsi nella Geografia. Uno zaino di sopravvivenza.
A cura di Alberto Corbino. Autori: Andrea Cerasuolo, Alberto Corbino, Martina Iacometta, Pasquale Pennacchio. Prefazione di Silvia Siniscalchi.
Collana Geografia Maestra; L’Orientale Editrice, Napoli, 2025; pp. 142; € 9,50

Oltre la geografia: un libro obbligatorio per la scuola italiana

Gira voce che il Ministro della Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, abbia rilasciato alcune dichiarazioni circa la riforma della scuola, suggerendo anche qualcosa tipo “più Bibbia per tutti”, cosa che condivido pienamente: dopo Cuore e I Promessi Sposi, la scuola italiana ha assolutamente bisogno di un libro sacro! Solo che, siccome il titolo da lui suggerito pare essere lievemente divisivo in una società dotatasi di una Costituzione laica (artt. 7 e 8), egualitaria (art. 3) e che incoraggia la cultura e la ricerca scientifica (art. 9), io vorrei suggerirne un altro, da rendere obbligatorio, dalla prima all’ultima pagina, il primo anno delle scuola secondaria di primo grado, e da ristudiare il primo anno del secondo grado. Questo libro è: “Storia del mare” di Alessandro Vanoli, 547 pagine (appendice esclusa) di scienza a 360 gradi, scritte in maniera semplice e assolutamente coinvolgente.


La Storia del Mare è una sorta di mini-enciclopedia della storia del viaggio e dell’evoluzione dell’umanità sulla Terra attraverso il suo rapporto col mare, ed è quindi anche un libro di geografia, perché è soprattutto attraverso il mare che l’uomo ha conosciuto e descritto il mondo. Ma è anche uno scrigno di gemme di geologia, di biologia, di antropologia, di scienze nautiche, di strategia militare, di economia marittima e commerciale, di geopolitica, di ecologia, di spiritualità, di arte, pagine magiche dove ci incontri proprio tutti: dai vichinghi alle balene, dai trafficanti di schiavi, ai pescatori di perle, agli ingegneri del Canale di Suez.
Ed è proprio per questo sguardo completo sul mondo di ieri e di oggi, attraverso il mare, che consiglio vivamente il sig. Ministro di renderne obbligatoria la lettura e rilettura per i nostri ragazzi: perché, leggendolo, essi potrebbero rischiare di appassionarsi alla conoscenza, al viaggio, alla scoperta dell’altrove e dell’altro; potrebbero trovare ispirazione per voler davvero studiare e per trovare quella curiosità per la vita reale che oggi sembra essere sempre più sostituita e assorbita dal mortifero mondo virtuale di playstation e social.
Sig. Ministro, mi raccomando: aprire la test… la mente degli studenti italiani è nelle sue mani, non sprechi la preziosa e facile occasione!
P.S. Se il Ministro non dovesse renderlo obbligatorio, allora compratelo voi stessi, che siate ragazzi, adulti o anziani: lo nascondete sul comodino sotto una grande Bibbia illustrata e la sera, alla luce fioca di una candela, ve ne gustate poco a poco ogni splendida pagina; state certo che quella notte farete bellissimi sogni di un placido mare che lambisce le coste di un’Italia laica e moderna.

Alessandro Vanoli, “Storia del Mare”, Editori Laterza, 2022 (€ 24, manco pizza e birra ormai).